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Articoli di Lorena Bianchetti

Expo 2015: Si parte!

Ormai siamo al rullo dei tamburi: il primo maggio l’Expo aprirà le porte per richiuderle poi il 31 ottobre prossimo.
“Nutrire il pianeta, energia per la vita” e’ questo il tema di un’esposizione caratterizzata da incontri, convegni, spettacoli che tratteranno il tema dell’alimentazione: dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell’educazione alimentare, per arrivare anche alle tematiche legate agli OGM.

Un’occasione importante per ribadire l’importanza e l’urgenza di una giustizia capace di un’equa distribuzione del cibo nel mondo. Sono ancora tante le persone che muoiono perché non hanno di che mangiare e l’incontro dei paesi del mondo che si ritroveranno a Milano hanno il dovere di trovare soluzioni ad una piaga che, non solo offende la dignità della persona ma che è anche causa di violenze e guerre.

Papa Francesco, in occasione della giornata dedicata alle Idee per l’Expo che si è svolta nel febbraio scorso, ha ricordato le parole di Giovanni Paolo II relative al “paradosso dell’abbondanza”: in alcuni casi e in alcuni contesti, sprechi, scarti, consumi eccessivi sono schiaffo al grido della povertà.

L’Expo di Milano non è una fiera, non ha natura commerciale ma, a mio avviso, umana proprio per quanto ho appena scritto. E non solo; l’Expo deve rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione come anche sensibilizzare sulla prevenzione delle nuove grandi malattie sociali della nostra epoca (obesità, patologie cardiovascolari, tumori…) e anche se la sua apertura e’ stata preceduta da scandali bisogna scommettere sulla buona volontà di chi non si lava le mani di fronte all’iniquità.

Come spesso e’ accaduto nel nostro paese qualcuno ha cercato, proprio in un’evento che promuove il cibo per tutti, di mangiare su qualcosa che, oltretutto, può rilanciare l’immagine e quindi l’affidabilità, dell’Italia nel mondo. 147 saranno i paesi partecipanti in una Milano che avrà, inevitabilmente, ulteriore respiro internazionale.

Ho vissuto cinque anni nel capoluogo lombardo; ho amato ed amo profondamente questa città e, anche per questo, oltre che per i contenuti che verranno trattati, vivo con trepidazione l’apertura di un appuntamento che restituirà alla città quello sprint e quell’energia provata, negli ultimi tempi da quei fatti, anche violenti, che negli ultimi tempi l’hanno messa nelle prime pagine delle cronache.

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